Nannina, le cose buone di Pietro Parisi
Comprare la qualità e mangiare la qualità, a prezzi contenuti: è una filosofia che per fortuna va imponendosi sempre di più, spesso nella formula tutto-in-uno della bottega & cucina. In questo...
View ArticleLa seconda giovinezza dell’éclair
È un dolce classico, di quelli ai quali non si bada nemmeno più, così come non si fa caso agli elementi del paesaggio quotidiano che abbiamo intorno. Buono ma consueto, l’éclair assurge oggi a nuovi...
View ArticleFortunato, la leggenda di un tarallaro
Quel che c’era una volta e ancora c’è è il tarallo ‘nzogna e pepe. Quel che c’era una volta e non c’è più è il tarallaro ambulante. Figura, come molte altre, di una Napoli che fu, da cartolina ma anche...
View ArticleA la mère de famille. Delizie di oggi e d’antan
Correva l’anno 1761 quando Pierre-Jean Bernard fondò la Maison Bernard, che oggi, dopo esser discesa lungo i rami della sua famiglia e poi passata di mano in mano, ha nome “A la mère de famille”....
View ArticleUno strudel da imperatori
È un fatto: sullo strudel si dice e si è detto tutto. E di tutto. Parlo del classico apfelstrudel, dolce tanto famoso quanto riprodotto che, grazie all’Impero Austro-Ungarico, ha varcato molti confini,...
View ArticleLe cose perdute, la fanouropita e il santo che non c’è
Avete smarrito le chiavi? Il telefono, gli occhiali? O forse perduto la testa, un amore, i vostri principi morali? Qualunque cosa abbiate perso, materiale o immateriale, preparate una fanouropita....
View ArticleIl Giovedì Santo e la zuppa di cozze
È la tradizione del Giovedì Santo: nelle chiese si allestiscono gli altari della reposizione; nel sud, Napoli inclusa, i fedeli li chiamano sepolcri e ne visitano sette, per devozione. Poi tornano a...
View ArticleIl gambero di Crapolla, dal mare delle sirene
Nell’area marina protetta di Punta Campanella, tra anfratti e grotte della Costiera Sorrentina, intorno alla costa di Massa Lubrense: è là che vive il gambero di Crapolla o di nassa. Chiamato anche...
View ArticleIl lirismo dei maccheroni
In apparenza, nulla è più prosaico dei maccheroni: cibo rustico, popolare, che si fa prestare l’identità da un condimento e non posa da primadonna in tavola come, che so, un tacchino farcito o un babà....
View ArticleWine & The City secondo Donatella e Irene
E sono otto. Wine & The City, la manifestazione napoletana che unisce la città ed il vino in un abbraccio stretto e che di anno in anno si arricchisce, si addensa, si fa più movimentata, intensa e...
View ArticleUno strudel da imperatori
È un fatto: sullo strudel si dice e si è detto tutto. E di tutto. Parlo del classico apfelstrudel, dolce tanto famoso quanto riprodotto che, grazie all’Impero Austro-Ungarico, ha varcato molti confini,...
View ArticleA la mère de famille. Delizie di oggi e d’antan
Correva l’anno 1761 quando Pierre-Jean Bernard fondò la Maison Bernard, che oggi, dopo esser discesa lungo i rami della sua famiglia e poi passata di mano in mano, ha nome “A la mère de famille”....
View ArticleLe cose perdute, la fanouropita e il santo che non c’è
Avete smarrito le chiavi? Il telefono, gli occhiali? O forse perduto la testa, un amore, i vostri principi morali? Qualunque cosa abbiate perso, materiale o immateriale, preparate una fanouropita....
View ArticleIl Giovedì Santo e la zuppa di cozze
È la tradizione del Giovedì Santo: nelle chiese si allestiscono gli altari della reposizione; nel sud, Napoli inclusa, i fedeli li chiamano sepolcri e ne visitano sette, per devozione. Poi tornano a...
View ArticleFortunato, la leggenda di un tarallaro
Quel che c’era una volta e ancora c’è è il tarallo ‘nzogna e pepe. Quel che c’era una volta e non c’è più è il tarallaro ambulante. Figura, come molte altre, di una Napoli che fu, da cartolina ma anche...
View ArticleIl gambero di Crapolla, dal mare delle sirene
Nell’area marina protetta di Punta Campanella, tra anfratti e grotte della Costiera Sorrentina, intorno alla costa di Massa Lubrense: è là che vive il gambero di Crapolla o di nassa. Chiamato anche...
View ArticleIl lirismo dei maccheroni
In apparenza, nulla è più prosaico dei maccheroni: cibo rustico, popolare, che si fa prestare l’identità da un condimento e non posa da primadonna in tavola come, che so, un tacchino farcito o un babà....
View ArticleWine & The City secondo Donatella e Irene
E sono otto. Wine & The City, la manifestazione napoletana che unisce la città ed il vino in un abbraccio stretto e che di anno in anno si arricchisce, si addensa, si fa più movimentata, intensa e...
View ArticleCome gli italiani “crearono” le acciughe del Cantabrico
Acciughe del Cantabrico. Basta la parola (le tre parole, a dire il vero) per far pensare a una prelibatezza assai costosa che ci si può concedere solo con parsimonia e che gli italiani, grandi...
View ArticleIl Piment d’Espelette, stella del Pays Basque
È la sola spezia francese a fregiarsi del marchio AOP, Appellation d’Origine Protégée, corrispondente al nostro marchio DOP. Il Piment d’Espelette (Ezpeletako Biperra in lingua basca), originario delle...
View Article
More Pages to Explore .....